Amina Narimi
- 05/11/2012 22:49:00
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Ciao Cristina,ci si ferma a respirare in radura,irriducibile strumento di felicità è sor_volare visioni dacqua e animali che finiscono in gola anche dove lombra saddensa la sera la lama curva del khukuri carezza lll bambù a creare fili sottili di corde lucenti ..le condivisioni Brillano sempre le tue parole come quel sasso che risale legato al suo filo dallacqua
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Luc Laudja
- 05/11/2012 02:56:00
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Di_stanze segrete è colma damante la mente pareti color di memoria e soffitti che piovono sogni
supino su un letto di latte la notte le tappe di un viaggio ogni oasi profuma di Te
del circo lungo il cammino lotto è il numero primo sdraiato su un pensiero infinito disegna di due corpi il destino
si cade ricucendo la vita elevando ponti dintenti si guadano fiumi di tristezza e paura contando sui sassi lincertezza dei passi
dellacrobatica attesa è cieco listinto, figlio di un nome partorito dal canto, pianto di zingara di bosco vestita
ogni partenza è un modo damare negli occhi la mappa la terra fedele il frutto proibito è la sola visione il succo dei giorni che alimenta la seTe
vè gioia nella sofferenza del parto una luce a nominare le rose della cura la costanza purifica lacqua mentre laria raccoglie come foglie cadute, le speranze cullate in candide trine
non mira a guarire chi con le proprie ferite scrive del suo viaggio la sola ragione, il racconto, il ritorno, la conoscenza che larrivo di un nomade è unaltra partenza.
Del deserto del Rihaz è Principessa la zingara di Ossasam, di diamante le sue orme sulla sabbia canti di sirena le parole tra le dune, al peregrino cuore fan traccia e corrispondenza, richiamo inaudito al Voto, dellineffabile fato, lessenza.
(antico canto propiziatorio di un viaggiatore notturno. origine incer_Tà)
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